Potentissima Mangiamorte, una fuoriclasse della magia oscura, bella e provata dalla prigionia nella terribile Azkaban, Bellatrix Lestrange “era una strega, come Harry ben sapeva, straordinariamente dotata e del tutto priva di coscienza”. Siamo nel mondo unico di Harry Potter, ed è probabilmente per il volto di Helena Bonham Carter che questo personaggio è una calamita vera per me. Nata Black, nella saga scritta da J. R. Rowling è un personaggio di secondo piano anche se importante, fedele e leale al Signore Oscuro, la cugina di Sirius e Regulus Black è la zia dell’insopportabile Draco Malfoy. Non è che lei splenda di simpatia – direi proprio di no – ma è in quel suo essere devota fino all’ossessione a Lord Voldemort, in quella perfidia, che vedo un personaggio oscuro fino al midollo, abilissima.

Allora Harry ricordò. Aveva visto Bellatrix Lestrange dentro il Pensatoio di Silente, il misterioso bacino nel quale pensieri e ricordi potevano essere conservati: una donna alta e scura con le palpebre pesanti, che al proprio processo si era alzata e aveva proclamato perenne fedeltà a Lord Voldemort, il suo orgoglio per aver cercato di ritrovarlo dopo la sua caduta e la certezza che un giorno sarebbe stata ricompensata per tanta lealtà. 

Bellatrix Lestrange è depositaria di incantesimi dagli effetti micidiali che le sono stati insegnati dal Signore Oscuro, lei che ha il nome di una stella della costellazione di Orione è una guerriera in tutto e per tutto. Fino all’ultimo pazza e ossessionata da Voldemort fino a farci credere di amarlo in quella maniera distruttiva propria della sua natura sadica. Muore (anche se in modo leggermente diverso tra il libro e il film) ma alla fine della narrazione e Voldemort appare quasi disperato per la perdita. Anche i crudeli amano? Non lo so, certo da una strega purosangue esperta nella maledizione crociatus, torturatrice di nemici, ostinata nel voler portare il male a dominare il mondo magico, è difficile crederlo. Ma è un personaggio forte, caratterizzato, che non può che creare attenzione intorno a sé. Anche se è timore.

La donna si fece avanti e spinse indietro il cappuccio. Azkaban aveva scavato il viso di Bellatrix Lestrange: lo aveva smagrito come un teschio, ma era vivo di un bagliore febbrile, fanatico. 

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