Non ti chiama, manda più messaggi all’elettricista che a te, la verità è che non gli piaci abbastanza. Un concetto crudele. Terribile. Feroce. Una realtà con la quale prima o poi abbiamo dovuto fare i conti. C’è un libro sull’argomento, che si intitola proprio così, La verità è che non gli piaci abbastanza di Greg Behrendt e Liz Tuccillo, sceneggiatori di Sex and the City. Giusto per dire che sanno quello che scrivono. Il libro è del 2005, girato tra le comitive di ragazze come un testo sacro. Il manuale svela i trucchi che gli uomini utilizzano per mascherare una semplice verità. Non sono interessati. Non quanto noi. Un manuale vero e proprio: insegna a riconoscere le scuse vere da quelle false. Della serie, ragazze gli uomini sanno come funziona il telefono. Non convincetevi che non sappia distinguere sullo schermo quando è arrivato un messaggio. Recentemente mi è capitato un maestro del genere, “ma davvero Instagram può fare questo?”, serio, lucido, professionista, e considerate che il suo nome in codice è rimorchiatore_seriale73. Il libro è uno spasso. Cioè fa male come una pugnalata quando riga dopo riga capite che niente di quello che vi circonda, in fatto di uomini, è come lo vedete nelle sedute fiume con le amiche. Ci sono aneddoti, consigli, esercizi pratici. Tanto è diventato cult che è nato anche il film La verità è che non gli piaci abbastanza, del 2009 con Ginnifer Goodwin, Scarlett Johansson, Jennifer Aniston, Drew Barrymore e Ben Affleck. Nove storie diverse ma collegate.

La dobbiamo smettere di credere a queste storie, perché la regola è che se un uomo ti tradisce all’inizio, non gli piaci abbastanza

Guarda che non lo richiamo più, è finita, ha chiuso con me. L’amica sorride tirata, e pensa: ci risiamo. Sorso di vino bianco, bello lungo. Non è una scena del film. Neanche l’incipit del libro. E’ una conversazione classica capitata a un numero infinito di donne. Il tipo in questione è da archiviare perché non ha telefonato negli ultimi tre giorni, dopo un’uscita magari che nella vostra testa avrebbe dovuto produrre un solo risultato. Sala del cinema vuota, sullo schermo gigante le vostre immagini in bianco e nero, perché un diamante è per sempre come il vostro amore. Parafrasando Darcy, le donne spesso hanno la capacità di immaginare anche dieci anni in un minuto. Invece dopo l’ennesima serata fantastica, è sparito per giorni. L’amica sopporta i vostri musi lunghi. Le prese di posizione da eroina dei romanzi: non mi cerca allora basta. Con me ha chiuso. Il verme striscerà altrove. Peccato poi rispondere col salto mortale al primo squillo. E’ tanto dispiaciuto ma gli si è bloccata la sim. Restate rigide. Avvertite come un animale l’odore del pericolo. Non basta però a fermarvi. In fondo è quello che volevate sentirvi dire no? Ma sì queste sim sono un disastro. Nessuno ha più problemi del genere dagli anni ’90, va bene però tutto può capitare, caricate voi stesse mentre l’amica attonita si è scolata la bottiglia. Ecco il libro è disvelatore di verità indicibili, esilaranti, tremende, tu sei la regola, e la regola è questa: se un uomo non ti chiama, non vuole chiamarti. Glaciale. Eppure come dice Gigi nel film: “O forse il lieto fine è questo: sapere che nonostante le telefonate non ricevute e il cuore infranto, nonostante tutte le figuracce e i segnali male interpretati, nonostante i pianti e gli imbarazzi, non hai mai e poi mai perso la speranza”.

Libro consigliato: La verità è che non gli piaci abbastanza

Musica: Think di Aretha Franklin

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