L’Accademia dei vampiri di Richelle Mead è un’ottima saga estiva, urban fantasy e paranormal romance, un evergreen per gli appassionati del genere e una scoperta per i neofiti dell’ambiente succhiasangue. Sei libri, editi da Rizzoli, adesso sfogliando L’Ultimo Sacrificio, che chiude le vicende di Rose Hathaway, mi rendo conto di essere stata veramente appassionata del mondo dei dhampir. Sono quasi 800 pagine – ebbene sì – copertina e bordo del volume rosa choc consumati che è una bellezza. L’Accademia dei vampiri, che dà il nome alla serie, Morsi di ghiaccio, Il bacio dell’ombra, Promessa di sangue, Anime legate, L’ultimo sacrificio sono i sei libri urban fantasy dove non manca l’azione e l’amore. Protagonista è Rose, diciassettenne dal carattere deciso, una dhampir. Metà umana e metà vampira, nata cioè per allenarsi a difendere i Moroi. Legati alle tradizioni, si nutrono del sangue dei donatori. Sono cioè i vampiri buoni. I cattivi invece sono gli Strigoi, possono bere sangue umano ma prediligono quello Moroi che li rende ancora più potenti. I Dhampir sono allevati per difendere, perché hanno un fisico forte e agile, non soffrono il sole ma a differenza dei Moroi non possono controllare gli elementi.
Rose torna nell’Accademia dei vampiri dopo una fuga di qualche mese con la sua migliore amica Lissa Dragomir. Rose è una dhampir, Lissa una Moroi, e una Dragomir appunto, ultima della sua casata. Ha un elemento speciale sotto il suo potere, lo spirito, che le ha permesso di resuscitare Rose quando a quindici anni morì in un incidente stradale. Da quel momento non solo sono migliori amiche ma connesse. E’ in accademia tra pettegolezzi, colpi bassi, e minacce esterne che Rose si innamora di Dimitri Belikov. Il russo pieno di fascino la addestra.

“Quando sentì di nuovo quelle parole, una porta che avevo sbarrato nel mio cuore improvvisamente si spalancò, e con lei tutti i sentimenti e le esperienze che avevamo condiviso. Guardandolo solo per il tempo di un battito del cuore, fui investita da una sensazione surreale, come se lo conoscessi da sempre. Come se fossimo uniti da un legame indissolubile”

Scrittura leggera, stile fluido, nonostante la mole di migliaia di pagina complessive, L’Accademia dei Vampiri che fece il boom di vendite, è una lettura perfetta per l’ombrellone, avvincente quanto basta. Young Adult o meno, serve un requisito solo: amare i vampiri e aver voglia di staccare dal mondo reale dove di Dimitri se ne vedono sempre meno.
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