Recensione e nostalgia per The Quick – Misteri, vampiri e sale da tè di Lauren Owen un horror fantasy del 2016. Mi è ricapitato casualmente tra le mani e mi sono detta, parliamone. Un notevole tomo, 528 pagine di Fazi Editore, un copertina bella che mi è piaciuta subito insieme al titolo.
Che ne pensate?
Facile capire perché mi sia piaciuta. Atmosfere ottocentesche con tinte horror fantasy. Meraviglioso. Siamo in Inghilterra, dove ci sono due fratelli orfani, James e Charlotte, vivono in una tenuta della campagna inglese. Da adulti, James che sogna di scrivere va a vivere a Londra, mentre resta nei luoghi dell’infanzia. James vive con un ragazzo che lo introduce nei salotti dell’alta società e nell’amore. Tutto bello? Lo stile della prima parte del romanzo è dedicata ai dettagli, lenta, avvolta da una nebbiolina. Pagine da leggere sorseggiando un buon tè. Poi c’è un cambio di ritmo. Di stile. Di colori. Perché James scompare e la sorella Charlotte arriva a Londra per cercarlo. Da qui si dipana una storia a tinete fosche, con una società segreta, un club che nasconde segreti formato da vampiri. I misteri di questa Londra inebriano, a volte ci spaventano. The Quick si fa leggere con gusto.

“Mi dispiace”, disse James alla fine. Erano in ritardo, ed era colpa sua. Alla porta aveva avuto un’ispirazione riguardo alla commedia, uno scambio di battute briose, e aveva perso parecchi minuti a scriverle e rimirarle. “Non ha alcuna importanza per me”, rispose Christopher. “Ma temo di non poter dire lo stesso di mia madre”. “Puoi dirle che è colpa mia, così non se la prenderà con te”. “Bene. Mostra un’aria contrita quando ti rivolgerà la parola. Penso che non sarà un terribile problema”. Si voltò di nuovo a guardare fuori.

Il libro è scritto bene, con intrecci che catturano. Forse ci sono state note stonate a mio gusto nella scelta dei protagonisti da indagare nella seconda parte del libro. Ma è una lettura decisamente piacevole.
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