Eric Northman nudo su una sdraio tra la neve di Svezia che legge un libro prima di prendere fuoco è una delle immagini indimenticabili di True Blood, serie tv cult di cui sono fan disperata. L’estate è la stagione delle serie trash, dei vampiri, delle storie torbide fantasy. Mi sono resa conto di non aver dedicato sul blog una recensione a Eric Northman, il mio personaggio preferito della serie tratta dai romanzi di Charlaine Harris, il Ciclo di Sookie Stackhouse
Esagerata, ipnotica, stupenda
Parliamo della serie, giusto per ricordarci le sette stagioni di Alan Ball: 80 episodi, io li ho tutti in dvd, patologia, lo so. Dicevo che True Blood è una serie fantasy horror. In realtà è ironica, trash, pungente, con tanto sangue, sesso, paranormale a fiumi. La protagonista è Sookie Stackhouse (Anna Paquin), particolarmente bionda, che si innamora di Bill Compton, vampiro misterioso di Bon Temps. Conosce così il mondo soprannaturale, tanti personaggi, una trama fitta, sesso esplicito, scene ai limiti del paradossale. Nel variegato mondo di Bon Temps c’è lui, lo conosciamo come l’anti Bill.
Il vampiro vichingo Eric, che caldo fa
Le fan sono divise tra il moro Bill e il biondo Eric interpretato da Alexander Skarsgård. Io so da che parte stare, lo so sempre quando si tratta di antieroi vampiri. Team Eric tutta la vita. Non è solo un fatto fisico. Nel bel mezzo dell’estate mi arrogo il diritto di parlare dell’effimero, come gli ormoni. Alto, bellissimo. Potrebbe bastare. E lui è anche un millenario vampiro vichingo, con l’anima da cattivo ragazzo ma che sa innamorarsi. Siamo fritte, capite? Esattamente il prototipo di maschio dal quale stare lontane. Ma c’è tanta afa, possiamo almeno guardare.
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