Bryce non è una protagonista come le altre, a Crescent City tiene una vita di notti folli tra balli e droghe, di giorno lavora in una galleria d’arte di una maga. Certo, Crescent City non è un posto qualsiasi, scenario del primo libro della nuova saga della scrittrice Sara J. Maas, una città divisa in case magiche, dove troverete ogni essere fantasy che vi viene in mente di quelli che solitamente popolano gli urban fantasy. Non avevo mai letto niente di questa scrittrice, che si lancia dopo un consolidato successo nei fantasy per ragazzi con il new adult. La casa di terra e sangue, Crescent City, edito da Mondadori, è un romanzone, nel senso intanto della consistenza in pagine del volume. Una scelta insolita per gli urban fantasy e che magari all’inizio pesa un po’.
Allora Bryce è una mezza umana e mezza Fae, vive con la sua best amica Danika, un tipetto con le sue intemperanze, l’alpha di un branco di lupi. Una strage sconvolge Crescent City e la vita di Bryce. Si mette dietro le spalle la vita pazza e affronta un nuovo futuro, pieno di insidie. Il tempo di narrazione va avanti di due anni, in città ci sono una serie di omicidi e entra sulla scena Hunt Athalar, angelo caduto, sicario personale dell’arcangelo governatore. La storia si intreccia tra potere e amore, personaggi secondari di grande fascino (come il fratellastro di Bryce).
L’impatto iniziale del romanzo può spaventare. Nelle prime cento pagine l’autrice, infatti, ci introduce in un world building molto complesso. Noi che amiamo il fantasy non ci facciamo spaventare, ma la complicata articolazione del mondo creato da Sara J. Maas può vincere a discapito della fluidità e dell’empatia. Ma a un certo punto, siamo dentro. È la magia dei fantasy, scritti bene s’intende, portarci in quell’universo, con tutto quello che comporta.
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