La donna del faro di Ragnar Jónasson è un giallo in cui la vera protagonista è la lingua di terra dimenticata e tenace nell’estremo nord dell’Islanda. Edito da Marsilio, letto nel passaggio dal vecchio al nuovo anno. Un romanzo perfetto per questo periodo visto che è ambientato appunto durante le feste di Natale. Sono passati molti anni dall’ultima volta in cui Ásta ha messo piede a Kálfshamarsnes, così si chiama il posto sperduto tra la maestosità delle rocce e l’impeto del mare sulla penisola di Skagi. Ásta torna dopo tanti anni, da quando erano morte prima la madre e poi la sorella. Tre giorni prima di Natale il cadavere della ragazza viene ritrovato esattamente nello stesso posto dannato per le altre donne della sua famiglia, ai piedi della scogliera. Il giallo prende vita in quest’ambientazione fredda e asciutta, con uno stile per certo versi classico.
Pochi personaggi intorno ai quali ruotano le storie e i sospetti: il ricco padrone di casa, un fratello e una sorella che, ormai anziani, si occupano della proprietà, e un giovane di bell’aspetto che vive in una fattoria vicina. E poi i due investigatori, soprattutto Ari Þór coinvolto dal suo ex capo, arriva sul posto con una moglie che sta per partorire e una mente che non vuole arrendersi alle apparenze. Un giallo davvero piacevole, da regalare a chi ama il genere.
Chi è l’autore?
Avvocato e giornalista, Ragnar Jónasson insegna diritto d’autore all’università ed è anche un noto traduttore (sue le traduzioni di Agatha Christie in islandese). È l’autore della serie Dark Iceland, un successo internazionale, di cui L’angelo di neve, pubblicato in Italia per la prima volta da Marsilio nel 2017, è il primo episodio. Sono poi seguiti I giorni del vulcano (2018) e Fuori dal mondo (2019).
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