La tempesta sferza la notte, il mare dona e punisce, una leggenda arriva a noi in un romanzo struggente e evocativo: Pelle di foca di Sue Bristow, una recensione da scrivere tra le onde (spumeggianti) dell’emozione. Di storie da raccontare ce ne sono tante, nell’immaginario della cultura celtica, che attrae tanto per le potenti suggestioni. Questo libro si ispira a una leggenda tra le più cantate tra la Scozia e l’Irlanda. Al centro di versioni con finali spesso diversi ci sono le selkie, creature mistiche, foche esseri fatati, capaci di mutare liberandosi della pelliccia per trasformarsi in splendide donne per il tempo di un ballo sulla spiaggia. E poi di nuovo tra le onde. Le selkie sono protagoniste di fantastiche narrazioni il più delle volte di tipo romantico, con amori impossibili e pescatori ammaliati dalla loro bellezza.
E Donald una notte si imbatte in una scena incredibile, sulla spiaggia. E’ un ragazzo introverso, cresciuto in un villaggio di pescatori, orfano di padre per l’implacabile volontà del mare. Donald vede le selkie che appena abbandonata la pelle iniziano a danzare nude tra risate e giravolte. Quando è il momento di tornane nell’oscurità delle gelide onde scozzesi, una di loro resta però bloccata sulla spiaggia perché Donald, che ha perso la testa per lei, ha nascosto la pelle per non farla andare via. Così con un’azione che si rivelerà ancora più spietata, il giovane rapisce la selkie per condurla a casa con sé. La madre, un bellissimo character chiave di Pelle di foca, la accoglie subito: una creatura speciale, muta, ma capace con i propri occhi e il tocco delle mani di muovere emozioni.
L’arrivo di Mairhi nella vita di Donald sarà travolgente nelle conseguenze. Vissuto sempre ai margini del villaggio, con la paura del mare, un’infanzia di vessazioni e la brutalità della legge del più forte, il giovane intraprende un viaggio incredibile con se stesso e nel contesto del villaggio. Incredibile perché questo libro che ha l’atmosfera intrisa di nebbia fitta, caminetti scoppiettanti, e pesce da essiccare, riesce a spingerci tra i battiti di un amore che deve sfidare la colpa e l’espiazione, a mostrarci i muri di chi allontana chi è diverso e nello stesso tempo come si possa cambiare. Bridie, la madre di Donald, ha vissuto il tentativo di emarginazione della comunità, quando anni prima è giunta dall’entroterra come levatrice e guaritrice. La personalità fuori dagli schemi di Mairhi esporranno lei e l’intera famiglia al pericolo ma nel contempo è questo straordinario personaggio a offrire punti di vista sconosciuti per quel piccolo villaggio. Costruito su una leggenda, scritto con passione, Pelle di foca alimenta il nostro spirito con la forza di un’onda che si infrange su uno scoglio.
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