L’estate della maturità la ricordate? Il senso di libertà, i sogni, i drammi degli amori, le trame degli amici che ci tradiscono. La mia è stata proprio così. Parole come pugnali, notti infinite di cieli luminosi sul mare, le strade che si separano, le albe, così tante, tutte, intense da non distinguerle dai tramonti. Gli Squali di Giacomo Mazzariol è un libro che parla di quelle estati lì, e loro sono i millanials, la generazione z, chiamiamola un po’ come ci pare. Cioè hanno le stesse ansie, le nostre stesse paturnie, il futuro che bussa e non sappiamo davvero come rispondere. Solo che loro sono gli squali, non perché siano crudeli, ma perché devono essere sempre in movimento, non possono fermarsi mai, non possono restare immobili.

Giacomo Mazzariol in questo libro ci racconta l’estate di Max, un ragazzo della provincia del Veneto, un semi nerd, che di tante qualità ha quella di saperci fare con il computer. Ha un bel rapporto con i genitori, la madre che punta tutto sull’università e questo padre che sarà capace ancora di sognare. E scoprirà Max, che a un certo punto accade così, i figli iniziano a prendersi cura dei genitori, in un rapporto d’amore che questo romanzo di formazione ti fa vedere dagli occhi di un diciannovenne come tanti ne incrociamo ogni giorno. Un gruppo di amici stretto, l’opportunità di una start up a Roma, le gelosie, la sfida del diventare adulti, le scelte. Squali perché la società vuole e chiede questo: di esserci sempre, di stare sempre dentro qualcosa, di non fermarsi mai. Uno young adult italiano senza particolari guizzi ma che si fa leggere.

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