Ti far venire voglia di avere uno di quegli amori lì, che come dice lui sono per le cose semplici, i fuochi in paese, la notte di San Lorenzo, le mani. Ormai tra noi è tutto infinito è una raccolta di poesie e riflessioni, parole messe insieme a creare emozioni. Recensione non recensione per Gio Evan. Edito da Fabbri Editori, il libricino con la copertina invasa dai capelli di Giovanni Giancasprio, classe 1988, artista, poeta, e performer, non è che te lo compri perché hai letto chissà che critiche. Non aspetti le rime baciate, e nemmeno un novello Leopardi. Questi nuovi poeti sono i letterati dei social, Instagram in testa, veicolano i sentimenti, trasmettono le esperienze. Comunicano. Afferro Ormai tra noi è tutto infinito per il titolo. Lo trovo efficace. Parecchio. Temo come un vampiro il sole, i sentimentalismi eccessivi, sono quasi sicura di pentirmi dell’acquisto.
sì
bevi qualcosa?
va bene
cosa vuoi?
quello che prendi tu“quello che prendi tu”
è il mio cocktail preferito
perché apre le porte alla fiducia
Non mi pento. Si legge senza smettere dall’inizio alla fine. L’amore e la speranza sono al centro del libro. Non c’è dolore, non esiste l’angoscia della separazione, a differenza di altri socialpoets, Gio Evan ci racconta e fa riscoprire la voglia di amare. La semplicità del trovarsi nella libertà. Un pieno di positività che a noi aggrappati a un nichilismo sentimentale senza tempo fa girare la testa. Ma di cosa parla? Cosa intende quando dice “dovrai avere cura anche delle mie paure dei mostri che dormono sotto il letto ma che di giorno prendono il caffè insieme a me”? Sì, così.
Dovrai avere cura
anche del mio buio
del mio non riuscire a vedere sempre tutto
degli appoggi che cercherò tastando il terreno
di quando il mio cielo nero non mi degnerà di stelle
Davvero destabilizzante. Cosa intende dire Gio Evan che esistono uomini del genere? Che ti amano perché “hai fatto delle tue cicatrici una mappa del tesoro”? Ultimamente mi è sembrato davvero di no. Ma con uno scientifico scetticismo il libro lo poso sulla scrivania, senza farlo perdere tra gli scaffali.